Catarratto

E’ un vitigno a bacca bianca, presente solo in Sicilia, dove è l’uva più coltivata, essendo così la terza varietà più diffusa in Italia e la quinta a livello mondiale, una piccola produzione e’ tuttavia presente in California.
Vino di collina ha spiccata acidità che gli conferisce eleganza e ricchi profumi di piccoli fiori bianchi, frutta a pasta gialla, talvolta limone. L’area dove si ottengono i migliori vini è quella dell’Alto Belice.
E’ l’uva siciliana di cui si trovano con certezza le più antiche citazioni letterarie (XVII secolo). La ricerca enologica e attente pratiche di vigna ne hanno fatto un prodotto di grande finezza e sempre più apprezzato. Epoca di vendemmia prima metà di settembre. Abbinamento migliore:
pesci e crostacei, paste con sughi leggeri, pollo, formaggi a pasta fresca.
Ottimo come aperitivo.

Temperatura di servizio: 9 °C.

Nero d’Avola

Il Nero d’Avola è un vitigno a bacca rossa presente sino a pochi anni fa solo in Sicilia, ma ora coltivato anche in Toscana e poi California, Australia, Sud Africa, Malta, Turchia. E’ una delle migliori espressioni di vino mediterraneo: morbido, tendenzialmente caldo, con forte ed elegante personalità; si sentono i profumi dei campi al tramonto e la luce del sole.
Prende nome da Avola, una cittadina nel sud est della Sicilia vicino a Noto, dove tutt’oggi si producono prodotti di eccellenza. Secondo Giacomo Tachis, il celebre winemaker piemontese, è il principe dei vitigni isolani e, in effetti, non solo è il più conosciuto fuori dell’Isola, ma con esso è cominciata la potente rinascita dell’enologia siciliana. Grande potenziale d’invecchiamento. E’ un’uva versatile e la si trova vinificata sia in purezza sia con altre uve, con alcune delle quali dà splendidi risultati, primo fra tutti il Syrah. La qualità dei tannini dipende dalla zona di produzione e dalla produttività delle piante, per cui andiamo da tannini alquanto spigolosi a tannini più morbidi, nel caso di vigneti a bassa resa. Colore, secondo il vigneto di provenienza, da rosso violaceo a rosso rubino intenso. Il suo gusto, molto ricco, ha sentori di bacche, ciliegia, prugne, talvolta di viola e nelle migliori espressioni anche liquirizia, chiodi di garofano e tabacco. In bocca può essere da leggermente astringente a morbido e vellutato.
Migliori abbinamenti, secondo le tipologie: minestrone, spaghetti al pesto, paste con salse di pomodoro; tonno, salmone grigliato; pollo, anatra; salsicce, maiale, agnello, vitello.

Temperatura di servizio: 15/17 °C, a seconda della tipologia.

Syrah

E’ una delle dieci varietà più coltivate al mondo e da esso si ricavano alcuni dei più famosi vini rossi. Con una forte personalità il Syrah dà origine a vini ricchi e complessi con una forte componente aromatica, diversificata a seconda del suolo, del clima e dello stile di vinificazione. Molto probabilmente ha origini dalla città di Shiraz oggi in Iran.
Le caratteristiche d’adattabilità fanno sì che sia coltivato sia in zone di freddo temperato sia in zone molto calde. In Sicilia il Syrah ha trovato condizioni pedo-climatiche eccellenti, per questo la sua coltivazione si è diffusa in maniera molto rapida, diventando la seconda uva a bacca rossa maggiormente coltivata e i vini che se ne ricavano sono dotati di grande concentrazione, morbidezza e densità. Il suo gusto è speziato, con ampi sentori di sottobosco (mora, prugna, ciliegia matura), talvolta anche accompagnato da note balsamiche e di liquirizia. Tannini morbidi.
Spesso è usato in assemblaggio con i vitigni autoctoni come il Nero d’Avola aggiungendo struttura ed eleganza.

Abbinamento migliore: carni rosse, arrosti alla griglia e formaggi stagionati.

Temperatura di servizio: 16 °C.